Una sostanza decomponibile, viene attaccata da alcuni batteri che ne estraggono gli enzimi necessari alla decomposizione in prodotti semplici, dopodiché l'elemento viene assorbito completamente nel terreno. Una sostanza non decomponibile (o decomponibile a lungo termine), rimane nel terreno senza venire assorbita, provoca inquinamento e favorisce diverse problematiche ambientali.
(fonte wikipedia)
Perché un materiale possa essere considerato "biodegradabile" è necessario che in natura esista un batterio in grado di decomporlo. Tutti i composti organici naturali, come la carta, sono facilmente decomponibili; invece, quasi tutti i prodotti sintetici moderni non possono essere decomposti dalla natura, poiché nessun batterio è capace di elaborare un enzima che semplifichi il materiale.
Un materiale non biodegradabile non viene assorbito dal terreno e rimane identico nel corso del tempo, quindi contribuisce all'inquinamento della zona dove si trova; d'altra parte, non tutti i composti non biodegradabili sono pericolosi: ne esistono alcuni che non danneggiano la vita dell'ecosistema.
Pertanto, possiamo affermare che praticamente tutti i materiali esistenti sono biodegradabili; quello che cambia sensibilmente è il tempo necessario affinchè un materiale possa degradarsi.
