Il
problema dell'ambiente negli ultimi anni è entrato nella nostra vita
sempre di più e ci sentiamo toccati e responsabili di tutti i
problemi che causiamo, tuttavia, per fare un esempio, in Italia si
consumano ancora 115 mila tonnellate di stoviglie di plastica ogni
anno.
L’Italia
è uno dei principali produttori europei di stoviglie monouso usa e
getta in plastica: ne vengono vendute circa 115.000 tonnellate
all’anno (un consumo pro capite pari a 1,9 kg), utilizzate sia per
la gestione di grandi eventi sia per mense private e pubbliche. Un
set di stoviglie monouso costituito da piatto, bicchiere e due posate
in plastica pesa circa 40 g e rappresenta circa il 16% del peso dei
rifiuti complessivi generati da un pasto.
Questi
numeri spaventosi sono fortunatamente in calo anche grazie alla
creazione delle loro sostitute in materiali biodegradabili,
compostabili o riciclabili che oltre ad essere delle validissime
alternative alle tradizionali in plastica.
Il
bello di questi materiali e in particolare delle stoviglie è che non
si ha nulla da perdere: sono eleganti, resistenti e sopratutto
smaltibili nelle varie categorie di rifiuti come la carta nel caso di
stoviglie riciclabili e l'umido per quelle biodegradabili e
compostabili.
Molti
altri paesi in Europa stanno promuovendo i materiali bio ed eco, e
anche l'Italia sta finalmente iniziando a fare la sua parte.
Molto
viene fatto dagli enti locali che promuovono l'uso di queste nuove
biotecnologie tramite un bando e che annualmente offrono
finanziamenti ai
Comuni che si possono candidare per feste organizzate in proprio o
da
associazioni locali di promozione sociale o di volontariato.
Per
poter partecipare è necessario rispondere ad alcuni requisiti
fondamentali: ad esempio le Ecofeste devono cercare di ridurre al
minimo la produzione di rifiuti e potenziare il più possibile la
raccolta differenziata.
Tra
le regioni più virtuose troviamo Piemonte, Lombardia, Trentino-Alto
Adige, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Marche, Sardegna ed
Emilia-Romagna che hanno già raggiunto, con ben 6 anni di anticipo,
l’obiettivo UE fissato per il 2020 in materia di rifiuti: avviano
al riciclo il 50% della raccolta.
Lo
evidenzia il V Rapporto Banca Dati Anci-Conai su raccolta
differenziata e riciclo dei rifiuti.
Con
il 68,02% di avvio al riciclo nel 2014, è il Trentino-Alto Adige la
Regione più virtuose d’Italia.“
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